View Full Version : [quest]The Witch King of Angmar
brosio83
23/11/2004, 16:22
La carovana quel giorno procedeva particolarmente lenta sul Lungocammino, e questo non poteva che innervosire Caine di Tharbad.
"Maledizione a te, stupido di un carovaniere! Cerca di far correre i tuoi cavalli o dovr? scendere e prenderli a calci in culo finche non accelereranno il passo!"
"Ehi amico vedi di stare calmo, non vedi che nebbia... maledizione ma che fine ha fatto la strada..."
Gil-Ravin stava osservando Caine; era persino pi? irascibile del solito, continuava a tamburellare le dita su di un barile e ad arricciarsi i baffi.
Al suo fianco, decisamente pi? quieto, sedeva Numidel Passofelpato. Non lo conosceva bene quanto Maeglin o Lenias, ma abbastanza per capire che il sorriso sul suo viso nascondeva un?irrequietezza fuori dal normale.
?Allora Mellonamin, non credi sia ora di spiegarmi che cosa sta succedendo? Cosa ci facevate all?Isola sul Gwathlo? E come mai tutta questa fretta di tornare a Brea??
?Hehehe ma certo Fratello, ma certo! Fammi solo pensare a com?? iniziata questa?triste storia.
Ero a caccia per le terre dei vagabondi insieme ad Arianh, la mezzelfa che ci ha lasciati a Tharbad, e all?uomo qui con noi, Caine, quando incontrammo una ragazza armata di tutto punto. Si chiamava, e si chiama ancora oggi heheheh, Gulia, e dato che quelle foreste non sono certo il luogo pi? adatto alla conversazione, ci trasferimmo nella casa sul Gwathlo dell?Ospite. Ed ? qui che le cose si volsero al peggio? la ragazza infatti croll? a terra. Si riprese poco dopo... ma non prima di aver avuto in sonno una terribile visione di Uruk incappucciati che stavano compiendo uno strano rituale in una stanza ricoperta di glifi incomprensibili. Io non sono certo un sapiente come Akyrin, sono un guerriero, e non sapendo come interpretare questo strano fatto, pensai di portarla a Brea, da Masto Ranu, che in tutto l?Eriador ? noto per la sua abilit? nell?interpretazione di sogni e previsioni.
Eravamo preoccupati per Gulia, ma lo fummo ancora di pi? quando, proprio fuori dalle porte della citt? ci imbattemmo in un Uruk Hai solitario! Come aveva fatto a giungere fino a l?, solo i Valar lo sanno, ma che era l? per noi, lo sapevamo benissimo heheheh. Beh, qualche freccia dopo l?Uruk si trovava steso a terra e noi seduti sulla carovana diretti verso Brea, proprio come adesso. Incontrammo Ranu al tempio e ci disse che per aiutarci aveva bisogno di una fiala di Ondo e cos?, ecco risolto il mistero della nostra presenza all?apparato alchemico. Perch? Caine voglia scendere a far ragionare i cavalli, beh, ? perch? abbiamo fretta di vedere il sacerdote di Brea. Ma ora ti prego, lasciami riposare, ?che la giornata non ? ancora finita? anzi temo proprio che avremo ancora molto da fare heheheh.?
lo so lo so nn ? esattamente come il racconto di Guardian ma abbiate pazienza^^
Bella, Brosio. ma ora st? agli altri continuare il racconto ghghghgh
Shinuviel
23/11/2004, 18:18
Molti pensieri si affannavano nella testa del Sindar mentre la carovana procedeva con quanta pi? velocit? gli era permessa dalla strada frastagliata ed incongrua che la separava da Brea. I due compagni di viaggio, l'amico fraterno Gil-Ravin e l'edain di nome Caine, adesso tacevano, forse immersi nei loro pensieri, o forse semplicemente troppo tesi per esprimere parola...ma non era questo che tormentava Numidel...dopo il suo lungo soggiorno ad Imladris la bella, era tornto in Eriador con il cuore pi? leggero, avendo appreso liete notizie: gli orchi potevano essere scorti sempre meno nei pressi delle montagne nebbiose, ed il consiglio di Imladris attendeva tempi di serenit?. Ma le parole di Gil-Ravin avevano riacceso un antico timore.
*Lo sguardo dell'elfo si distacca dal paesaggio circostante e mira verso nord, dove un'ombra incombeva sul cielo*
Il cuore del Sindar si rabbui?, il male stava crescendo...era quasi palpabile.
Mentre la fronte gli si corrugava in preda ai pensieri pi? tetri, la carovana fren? all'improvviso ed il cocchiere esclam? con voce tonante: "Signori, eccoci giunti al crocevia di Brea!" E dopo alcuni attimi di silenzio "Sono 500 monete a testa" (offgdr: non ricordo quanto era :P). Diede distrattamente le monete a Gil e scese con un balzo infangando gli stivali elfici: una fitta pioggia aveva cominciato a cadere non da molto, ed il gruppo dovette indossare mantelli e cappucci. Non furono fatti che pochi passi verso il piccolo villaggio di Brea, che qualcosa colp? l'attenzione dei tre...una figura possente sbatteva i pugni contro il portone di Brea, facendolo tremare ad ogni impatto. I tre si avvicinarono con furtivit?, per quanto si possa essere furtivi nel fango, ma la figura li not?, o forse li fiut?, e si volt? di scatto brandendo un'ascia nell'aria in una folle corsa verso le tre figure incappucciate. Quello che segu? fu uno scontro rapido, poich? i due elfi imbracciarono e tesero i loro archi, mentre l'edain estraeva i suoi coltelli, ed al culminare di un lampo nel cielo, l'orco, poich? di un'orco si trattava, rimase steso al suolo con un coltello conficcato in gola, una freccia nel fianco ed una al di sopra dell'orecchio...
[offgdr] Continuo dopo, adesso devo andare a studiare [offgdr]
Wulfario
23/11/2004, 18:39
e poi? e poi? e poi?
:paura:
Seduto su quella lenta carovana, Caine, era tormentato da un pensiero personale, "stava forse diventando buono?". Aiutare quegli elfi a scoprire se l'Innominabile si stesse riorganizzando per minacciare i popoli liberi, non era proprio abitudine di tutti i giorni. Anzi di solito gli elfi erano ottimi per essere coercisi a scucire le loro erbe rare in cambio di gingilli degli umani, roba che ad un elfo normalmente, dovrebbe schifare, ma alcuni di loro sono proprio ingenui....
Ma ritorniamo a quel viaggio, e ai suoi pensieri, di certo non voleva diventare buono, solo che ultimamente gli affari andavano un po male, e la gente a Tharbad si stava impoverendo, affari nulli, commerci e viaggi nulli e sopratutto nessuna richiesta di lavori di un certo tipo.
Insomma un viaggio in compagnia di elfi non poteva essere diffamante, eppoi quella donna, Giulia, era cos? carina, e lo pensava arricciandosi i baffi...
Gli Uruk incontrati sulla via per Brea non erano un caso, i loro agguati sicuramente organizzati per uccidere la donna da noi scortata, quindi non era una folle visionaria, ma qualcosa si stava risvegliando...
(passo la palla, ho gia dato il meglio di me ^^)
Shinuviel
23/11/2004, 21:01
Brea quel giorno era deserta, la gente nelle proprie dimore, soltanto le due guardie ci accolsero con tiepidi saluti e gambe ancora tremanti: pu? forse della pioggia, per quanto furiosa, spogliare cos? una cittadina dei suoi abitanti? Era questo che mi chiedevo mentre avanzavamo a passo veloce lungo le vie di Brea. Ma non era tempo di domande, bens? di risposte...risposte che cercammo dall'uomo chiamato Ranu. Un Edain dal fare enigmatico, ma degno del rispetto di noi Eldar ? ci? che videro i miei occhi ed udirono le mie orecchie, giunti al tempio di Brea la ridente. Le sue parole pronunziarono un nome, la vecchia foresta. Era l? che saremmo dovuti recarci per trovare le risposte alle nostre domande, ai nostri dubbi e soprattutto ai nostri timori. La vecchia foresta...molte leggende si narravano su di essa, ma il mio cuore non ne era influenzato: solo i pi? saggi conoscevano davvero chi o che cosa abitasse quei luoghi, ma i loro visi nel parlarne erano sempre distesi e sereni.
Corremmo per miglia e miglia ad ovest, senza mai fermare il nostro incedere, poich? spinti eravamo dall'ansia di sapere...dall'ansia di ricevere risposte che potessero placare le nostre paure. Ma eravamo attesi. Non posso dire neppure adesso, a mente lucida, chi o che cosa abbia seguito i nostri movimenti, ma ? certo che il neimco sapeva dove eravamo. Frecce fulminarono dalla vegetazione circondante la grande via dell'ovest, e numerosi orchi, orchi pi? possenti del solito, sbarrarono la nostra strada. Non c'era via di scampo, n? altra soluzione che la battaglia...come un fiume in piena dopo un forte acquazzone, e colmi di rabbia ed orgoglio ci abbattemmo sul nemico. Nessuna piet? si leggeva negli occhi di Gil-Ravin quando con forza scoccava le sue mortali frecce, e freddo calcolo poteva essere scorto nei movimenti dell'agile umano Caine. Le forze del nemico, per quanto numerose, dovettero retrocedere e ritirarsi nella boscaglia...di certo non si attendevano una tale sconfitta, dimentichi dell'antico vigore elfico in battaglia. Vincemmo si, ma numerose ferite cospargevano i nostri corpi e dovettimo fermarci per qualche ora.
Ma come un corso d'acqua che alfine giunge alla sua foce, arrivammo a destinazione...la vecchia foresta sembrava emergere all'improvviso dopo una distesa piana (offgdr: noooo, non mi sono rifatto a Fangorn come si vede nel film :P), e i suoi arbusti secolari creavano fitte trame, tali che dovettimo curvarci per poter accedere...l'aria che si respirava era...antica, si solo questo aggettivo pu? essere adatto. Pareva che tutto fosse immobile, immobile da sempre...ci addentrammo in profondit?, mentre gli alberi sembravano volerci indicare la strada, e giungemmo in una piccola radura ove era piantata una tenda ed i resti di un fuoco ormai estinto giacevano li nei pressi. Un uomo usc? dalla tenda, aiutandosi con un lungo bastone: aveva una lunga barba bruna ed uno sguardo benevolo, ma profondo, e, quasi volesse scavare dentro l'animo di ognuno di noi, i suoi occhi scrutarono i nostri con calma, ad uno ad uno. "Siete giunti finalmente!" disse e rise, ma il suo volto divenne subito serio "cercate risposte, ed io posso aiutarvi" continu? ed attese. Parlammo uno alla volta ed ottenemmo il suo nome, Radagast il Bruno, insieme alle risposte a cui anelavamo. Conoscevo gi? quel nome...ad Imladris gli Istari vengono accolti con tutti gli onori del caso, ed il loro nome ? conosciuto, bench? molti di loro preferiscano non allontanarsi dalle loro dimore. Lo riverii pi? di tutti poich? pi? di tutti sapevo quanto saggie siano le parole di un Istari. Le sue parole furono precise e chiare: avremmo dovuto impossessarci di un'antica spada, sepolta oramai da tempo nel profondo dei tumulilande, il cimitero dei re degli edain, e solo con questa avremmo potuto sconfiggere l'ombra del nemico. Un nemico antico e potente le cui armi sono la paura ed il terrore...qualcosa di superiore ad ognuno di noi, che porta il nome di "re di Angmar". Il mio animo cadde in preda allo sconforto, poich? codesto nome riconduceva e riconduce tutt'ora i miei pensieri ad un male creduto estinto da tempo...gioir? se i miei pensieri si riveleranno soltanto paure.
off gdr scusate se non scrivo niente, ma io ci sono stata poco e cmq quello che ? successo l'hanno gi? detto gi altri...sto solo aspettano che i protagoniti di questa meravigliosa quest si riffacciano vivi (magari di luned?' cos? che posso continuare anche io) off gdr
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