kenji
13/12/2005, 10:39
J.Cesar 6
Vince il derby nei minuti di recupero, e la notte ha la chance di trombarsi Susanna Werner, sua moglie. Di serate così ce ne sono al massimo un paio nella vita.
J. Zanetti 6.5
Sfida Serginho, ma ormai il brasiliano è troppo vecchio per fare paura: quando lo vedono al parco, i piccioni gli tirano le molliche di pane.
Samuel 7
Con lui in mezzo all'area, gli attaccanti rossoneri praticamente non vedono palla. Nei dintorni di Pechino si comincia a parlare di "The Small Samuel", piuttosto che di "The Great Wall".
Cordoba 7
Per controllare Gilardino bastava un radiocollare.
Favalli 7,5
Novanta minuti ad altissimo livello. Ha trentatre anni e ancora fa miracoli in pubblico: in Galilea uno così avrebbe fatto parlare parecchio di sé.
Stankovic 7
Sta dove lo mettono senza tante storie. Impressiona anche Berlusconi, che gli offre il collegio di Pomezia togliendolo a Casini.
Cambiasso 7,5
Esercita un pressing altissimo. Per farlo più alto di così, dovrebbe cominciare a contrastare i centrocampasti rossoneri già dalle parti di Carate Brianza.
Veron 7,5
Troppo nervoso, ma ha nei piedi quello che certe tipe lascive hanno all'altezza dell'inguine: la capacità di far brillare gli occhi a molti maschi adulti.
Figo 6
La sua passerella post-sostituzione sta diventando un must. Potrebbe renderla più sexy facendosi sfilacciare i pantaloncini mentre esce, come faceva Charlize Theron in un vecchio spot della Martini.
Martins 6,5
Terzo gol al Milan in carriera. In occasione della punizione da cui scaturisce il suo gol, arriva sulla respinta di Dida così velocemente che quando appoggia il pallone in rete il portiere sta ancora piazzando la barriera.
Adriano 10
Solo tre cose: due gol e la punizione da cui scaturisce il terzo. Come promesso, gli intitoleremo Piazza Duomo.
Burdisso 6,5
Entra per mettere in cassaforte il risultato, passano tre minuti e prendiamo gol. Ma... checce frega de Burdisso, noi c'avemo Bobogol
Mancini 6
Farsi terrorizzare dall'innesto di Simic non gli fa onore: il croato è tenero, dolce e non fa male a nessuno.
Vince il derby nei minuti di recupero, e la notte ha la chance di trombarsi Susanna Werner, sua moglie. Di serate così ce ne sono al massimo un paio nella vita.
J. Zanetti 6.5
Sfida Serginho, ma ormai il brasiliano è troppo vecchio per fare paura: quando lo vedono al parco, i piccioni gli tirano le molliche di pane.
Samuel 7
Con lui in mezzo all'area, gli attaccanti rossoneri praticamente non vedono palla. Nei dintorni di Pechino si comincia a parlare di "The Small Samuel", piuttosto che di "The Great Wall".
Cordoba 7
Per controllare Gilardino bastava un radiocollare.
Favalli 7,5
Novanta minuti ad altissimo livello. Ha trentatre anni e ancora fa miracoli in pubblico: in Galilea uno così avrebbe fatto parlare parecchio di sé.
Stankovic 7
Sta dove lo mettono senza tante storie. Impressiona anche Berlusconi, che gli offre il collegio di Pomezia togliendolo a Casini.
Cambiasso 7,5
Esercita un pressing altissimo. Per farlo più alto di così, dovrebbe cominciare a contrastare i centrocampasti rossoneri già dalle parti di Carate Brianza.
Veron 7,5
Troppo nervoso, ma ha nei piedi quello che certe tipe lascive hanno all'altezza dell'inguine: la capacità di far brillare gli occhi a molti maschi adulti.
Figo 6
La sua passerella post-sostituzione sta diventando un must. Potrebbe renderla più sexy facendosi sfilacciare i pantaloncini mentre esce, come faceva Charlize Theron in un vecchio spot della Martini.
Martins 6,5
Terzo gol al Milan in carriera. In occasione della punizione da cui scaturisce il suo gol, arriva sulla respinta di Dida così velocemente che quando appoggia il pallone in rete il portiere sta ancora piazzando la barriera.
Adriano 10
Solo tre cose: due gol e la punizione da cui scaturisce il terzo. Come promesso, gli intitoleremo Piazza Duomo.
Burdisso 6,5
Entra per mettere in cassaforte il risultato, passano tre minuti e prendiamo gol. Ma... checce frega de Burdisso, noi c'avemo Bobogol
Mancini 6
Farsi terrorizzare dall'innesto di Simic non gli fa onore: il croato è tenero, dolce e non fa male a nessuno.