Azel
18/04/2011, 13:21
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Per il conseuto appuntamento di The Leader (http://www.battlecraft.it/tag.php?t=the%20leader) con le gilde italiane dedite a WoW ci siamo quest'oggi recati su Zenedar EU per fare due chiacchere con i The Italian Job e il loro GM Grifo.
BC.it: The Italian Job! Nome curioso, avete qualche aneddoto da raccontarci circa l'origine della vostra gilda?
Grifo: Intanto vi vogliamo ringraziare. E' un onore, oltre che un piacere, parlare di noi sulle pagine digitali di Battlecraft.it, punto di riferimento per la community italiana dei fan dei giochi Blizzard, ed in particolare di World of Warcraft. Tornando alla domanda, i TIJ nascono con l'uscita di Vanilla come gilda “for fun”. A fine 2006, per futili motivi sui quali non mi dilungo, subisce un disband e viene immediatamente "rifondata". Dopo un breve periodo di transizione, da officer del “vecchio corso”, mi prendo la responsabilità di assumerne la guida, con un progetto preciso in testa: creare una gilda che mantenga lo spirito “for fun” del gruppo originale, ma che coltivi allo stesso tempo ambizioni di ending game, con il relativo assetto organizzativo che il PVE "serio" richiede.
A tale scopo mi sono contornato di uno staff di altissimo livello per qualità umane e di gioco, che è il vero segreto del successo dei TIJ. Abbiamo deciso di mantenere il nostro precedente nome con un pizzico di autoironia. All'estero “the italian job”, letteralmente tradotto in “colpo all'italiana”, è uno dei luoghi comuni legato alla criminalità che spesso ci viene affibbiato. Noi vogliamo dimostrare che esiste un “lavoro all'italiana” inteso nell'accezione più positiva del termine. Un “italian style” fatto di talento, applicazione, determinazione, agonismo ma senza prendersi troppo sul serio. Abbiamo la convinzione che I TIJ incarnino "in game" la parte più sana dello stile di vita del nostro Paese e ne siamo particolarmente orgogliosi.
La nostra gilda ottiene buoni risultati sul piano del gioco, ma credo proprio che la vera eccellenza stia nei legami che si sono creati a livello umano. Conoscete un'altra gilda che decide di passare il Capodanno insieme, affitta un rifugio in montagna e si ritrova in quasi 30 persone, di cui la maggior parte per ben cinque indimenticabili giorni? Ecco, la soddisfazione, l'emozione e la felicità condensate in quel brindisi a mezzanotte del 31 dicembre 2010, tra compagni di mille avventure virtuali e non solo, non potranno mai essere eguagliate da nessun “first down”!
BC.it: Guardando il vostro server di origine, Zenedar, non ho potuto fare a meno di notare come la community devota alla causa dell'Orda sia drasticamente maggiore rispetto a quella che ha giurato di servire l'Alleanza. Come si vive in un server così popolato? Esistono delle collaborazioni o nonostante la fazione sia la medesima ognuno fa per se?
Grifo: Effettivamente l'Orda su Zenedar è molto forte. Negli ultimi tempi anche la community italiana del server è aumentata grazie alle migrazioni e alla fusione di gilde ormai estinte. Se è vero quindi che i TIJ si propongono come la realtà storica “only italian people”, essendo l'ultimo “marchio” rimasto immutato per nome, core di raider e leadership dai tempi di Vanilla, è altresì vero che “non siamo soli”. Anzi gli ottimi risultati di almeno un paio di gilde italiane del nostro server sono per noi un ulteriore stimolo a far bene e a migliorare ancora.
Per quanto riguarda le collaborazioni, mi impegnai personalmente soprattutto ai tempi di TBC per cercare di creare qualcosa di buono e duraturo, ma devo dire che i risultati sono stati effimeri. La storia insegna che riunire gli italiani non è semplice e Warcraft non fa eccezione. Detto questo, oggi i rapporti fra gilde sono “freddini”, ma comunque improntati alla correttezza. Un grosso passo avanti rispetto a qualche anno fa, quando si attuava la politica di “accaparrarsi” con ogni mezzo i migliori player delle altre gilde italiane, con vere e proprie azioni di disturbo! Direi che è un momento di serenità, in cui tutti cercano di fare il massimo per la propria tag, senza ostacolare gli altri.
BC.it: Ho visto che attualmente affrontate il content 10 man, tra l'altro con buoni risultati che vi hanno di recente portato ad abbattere Al'Akir. Come mai questa decisione in un server dove il progress da 25 è sentitissimo, soprattutto ad alti livelli? Gli Showdown, ad esempio, hanno di recente chiuso il tredicesimo HM piazzandosi al 65esimo posto mondiale.
Grifo: Una gilda numerosa come la nostra avrebbe potuto da subito affrontare il raiding da 25 men. Tuttavia all'alba di Cataclysm, al momento di decidere la strategia per la nuova espansione, è stato deciso di dare una sterzata verso il progress, per massimizzare i risultati. WotLK ci aveva fornito un'indicazione chiara: il degrado di performance del nostro raiding dal 10 al 25 man era molto alto. Come compromesso abbiamo quindi optato per raidare da 10 man con un doppio bind settimanale, impegnando così 20 raider. Col senno di poi ci siamo resi conto che in Cataclysm la differenza di difficoltà fra i due metodi di raiding è spaventosa rispetto a WotLK. Il 25 man è molto più semplice nella quasi totalità dei boss. Talmente semplice da colmare con gli interessi il nostro calo di performance. Per cui oggi posso dire con certezza che un buon metodo per affrontare questo primo tier di raid è sicuramente quello di dedicare un core di 10 “top player” al progress, ed investire sul farming dei boss già metabolizzati col 25 man, in cui ci si può permettere di affiancare a raider performanti player sottogearati, inesperti e alt da far crescere, cementando il gruppo e ampliando il bacino dei raider.
Devo dire che il 12/12 nel 10 man, ottenuto prima dell'uscita del secondo tier di raid, è comunque il primo obiettivo che nel nostro piccolo ci eravamo posti, pertanto ne siamo molto soddisfatti.
Faccio ovviamente i complimenti agli Showdown per il grande risultato ottenuto, sono davvero player straordinari!
BC.it: Immagino che stiate per cominciare a gettarvi avidamente sugli HM. Avete qualche obbiettivo particolare o seguirete il percorso tracciato dalle gilde più competitive?
Grifo: la nostra priorità al momento è mettere nelle condizioni di essere pronti ad affrontare il tier 2 di raid la maggior parte del nostro gruppo raider. Per far ciò non bisogna assolutamente trascurare la fase di farming. Vogliamo quindi muoverci con un certo equilibrio nel tentare gli heroic mode e contemporaneamente avvicinare tutti il più possibile al 359 di item level ed ai famigerati 4 pezzi del tier. Tanta carne al fuoco, ma bisogna fare i conti con le serate settimanali a disposizione. Noi dedichiamo al raiding 3 o 4 giorni a settimana, a seconda delle iscrizioni agli eventi. Speriamo di riuscire entro breve a clearare BoT e BD 25 normal in una serata ciascuno, per poi dedicare il terzo ed eventualmente il quarto giorno al learning degli hard mode. Insomma lo slogan è: “Avanti, ma con giudizio!!!”
BC.it: Già da parecchio tempo Blizzard ha annunciato l'uscita della nuova patch contenente il remake di alcuni dei più amati dungeon e raid come Zul'Gurub. In queste nuove istanze, ora tarate per il 5 man, si potranno raccogliere drop di livello 353. Pensate che un equipaggiamento di questo tipo possa dare davvero un “boost” al progress delle gilde più piccole?
Grifo: Il revamp di ZG è per noi raider di Vanilla qualcosa di molto bello. Si tratta della prima istanza “end game” affrontata. Probabilmente seconda solo a MC in quanto a fascino ed emozioni regalate, grazie alla novità che rappresentava il raiding da 20 e poi da 40 player. L'idea mi sembra dunque molto buona. Il discorso si estende anche a ZA, la cui “timed” resta una delle sfide più divertenti e adrenaliniche affrontate in Warcraft.
Andando sul tecnico non ritengo che i drop di questo secondo tier di hc possano essere realmente utili ai raider. Perciò bisogna capire se per gilde “piccole” si intendono le gilde che hanno numeri solo per raidare da 10, o quelle che non possono nemmeno raidare da 10. Nel primo caso gli item level 353 verranno utilizzati al massimo per “tappare” uno slot particolarmente sfortunato, in cui il relativo item da raid proprio non vuole saperne di uscire. Nel secondo caso ovviamente sarà qualcosa di molto utile, anche solo per vedere del content "nuovo". Maggiore interesse potrebbero suscitare per i player che cercano gear per le off-spec e soprattutto per gli alt da attrezzare per essere inseriti nelle rotation dei raid.
BC.it: Parliamo del nuovo sistema di gilda progettato da Blizzard. Mentre nei vari server la gilde più popolose hanno già raggiunto il livello 25, cosa accade in quelle più piccole che solitamente raidano da 10? Pensate che a fronte di un'equiparazione dei loot forse sarebbe stato necessario un bilanciamento anche della reputazione per quelle gilde che hanno un roster molto più ridotto?
Grifo: penso di no. Credo che sia giusto che una gilda più grande, che sottintende una maggiore organizzazione e quindi molto tempo dedicato a “farla funzionare”, debba presentare dei vantaggi concreti, rispetto ad una piccola gilda di casual player, o di 10-15 amici in real, o ancora di 10-15 hardcore gamer dai meccanismi oleati. Non va dimenticato il lato RPG di Warcraft. Nel fantasy siamo abituati a considerare la gilda tanto più potente ed influente quanto più è grande, capillare, ed autosufficiente. Per quanto riguarda invece l'equiparazione dei loot, trovo abbia un senso, col senno di poi, a causa del netto divario di difficoltà fra il 10 e il 25 man. Il 10 man è senza dubbio più facile da organizzare e guidare, ma il 25 è indiscutibilmente, almeno per me, più facile “da eseguire”, quindi giusto che dalla “media ponderata” escano drop di livello uguale.
BC.it: Possiamo dire di essere ormai al tramonto di questo primo tier di Cataclysm. Quali impressioni avete ricevuto e quali sono le aspettative per l'arrivo delle bollenti Fireland?
Grifo: Trovo che Blizzard abbia fatto un ottimo lavoro, come sempre perfettibile e non esente da critiche, ma di tutto rilievo. Sono state introdotte parecchie novità, la maggior parte delle quali positive. Il raiding rappresenta una bella sfida, soprattutto nel 10 man, e gli heroic mode sono davvero tosti. Insomma curva di difficoltà calibrata per tutti i gusti. Per chi poi, come noi TIJ, vive Warcraft e la propria gilda come due facce della stessa medaglia, le novità dedicate al settore "gilde", come gli achievement ed i perk sono state molto apprezzate. Insomma le impressioni ad oggi sono davvero buone. Sono inoltre molto soddisfatto di come noi TIJ ci stiamo comportando. Sono convinto che riusciremo ad essere ancora più competitivi nel secondo tier di raid e quindi lo aspetto con trepidazione. Nel frattempo non staremo certo con le mani in mano e cercheremo di "aggiungere ai nostri fucili" quante più tacche "eroiche" possibili!
BC.it: Bene ragazzi, grazie mille per la chiaccherata e in bocca al lupo per il futuro. Dal canto mio, visto che il vostro GM dice che vi porto fortuna, mi farò di nuovo vivo per un'altra chiaccherata.
Grifo: E' stato davvero un piacere, e confermo che ci porti fortuna, quindi non mancherò di tenerti aggiornato sul nostro progress. Grazie dell'opportunità e complimenti per l'ottimo lavoro che state facendo, non solo nell'ambito "news", ma anche in quello “guide”. Concludo rivolgendo a tutti i lettori l'invito a partecipare maggiormente al forum di Battlecraft, un ottimo luogo di incontro “neutrale” in cui la community italiana si può confrontare in “lingua originale” (incredibile!!!) su tutte le tematiche di gioco! Arrivederci!Statistiche: Inviato da Alla (http://battlecraft.it/memberlist.php?mode=viewprofile&u=1324) — 18-04-2011 11:01 — Risposte 0 — Visite 30
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BC.it: The Italian Job! Nome curioso, avete qualche aneddoto da raccontarci circa l'origine della vostra gilda?
Grifo: Intanto vi vogliamo ringraziare. E' un onore, oltre che un piacere, parlare di noi sulle pagine digitali di Battlecraft.it, punto di riferimento per la community italiana dei fan dei giochi Blizzard, ed in particolare di World of Warcraft. Tornando alla domanda, i TIJ nascono con l'uscita di Vanilla come gilda “for fun”. A fine 2006, per futili motivi sui quali non mi dilungo, subisce un disband e viene immediatamente "rifondata". Dopo un breve periodo di transizione, da officer del “vecchio corso”, mi prendo la responsabilità di assumerne la guida, con un progetto preciso in testa: creare una gilda che mantenga lo spirito “for fun” del gruppo originale, ma che coltivi allo stesso tempo ambizioni di ending game, con il relativo assetto organizzativo che il PVE "serio" richiede.
A tale scopo mi sono contornato di uno staff di altissimo livello per qualità umane e di gioco, che è il vero segreto del successo dei TIJ. Abbiamo deciso di mantenere il nostro precedente nome con un pizzico di autoironia. All'estero “the italian job”, letteralmente tradotto in “colpo all'italiana”, è uno dei luoghi comuni legato alla criminalità che spesso ci viene affibbiato. Noi vogliamo dimostrare che esiste un “lavoro all'italiana” inteso nell'accezione più positiva del termine. Un “italian style” fatto di talento, applicazione, determinazione, agonismo ma senza prendersi troppo sul serio. Abbiamo la convinzione che I TIJ incarnino "in game" la parte più sana dello stile di vita del nostro Paese e ne siamo particolarmente orgogliosi.
La nostra gilda ottiene buoni risultati sul piano del gioco, ma credo proprio che la vera eccellenza stia nei legami che si sono creati a livello umano. Conoscete un'altra gilda che decide di passare il Capodanno insieme, affitta un rifugio in montagna e si ritrova in quasi 30 persone, di cui la maggior parte per ben cinque indimenticabili giorni? Ecco, la soddisfazione, l'emozione e la felicità condensate in quel brindisi a mezzanotte del 31 dicembre 2010, tra compagni di mille avventure virtuali e non solo, non potranno mai essere eguagliate da nessun “first down”!
BC.it: Guardando il vostro server di origine, Zenedar, non ho potuto fare a meno di notare come la community devota alla causa dell'Orda sia drasticamente maggiore rispetto a quella che ha giurato di servire l'Alleanza. Come si vive in un server così popolato? Esistono delle collaborazioni o nonostante la fazione sia la medesima ognuno fa per se?
Grifo: Effettivamente l'Orda su Zenedar è molto forte. Negli ultimi tempi anche la community italiana del server è aumentata grazie alle migrazioni e alla fusione di gilde ormai estinte. Se è vero quindi che i TIJ si propongono come la realtà storica “only italian people”, essendo l'ultimo “marchio” rimasto immutato per nome, core di raider e leadership dai tempi di Vanilla, è altresì vero che “non siamo soli”. Anzi gli ottimi risultati di almeno un paio di gilde italiane del nostro server sono per noi un ulteriore stimolo a far bene e a migliorare ancora.
Per quanto riguarda le collaborazioni, mi impegnai personalmente soprattutto ai tempi di TBC per cercare di creare qualcosa di buono e duraturo, ma devo dire che i risultati sono stati effimeri. La storia insegna che riunire gli italiani non è semplice e Warcraft non fa eccezione. Detto questo, oggi i rapporti fra gilde sono “freddini”, ma comunque improntati alla correttezza. Un grosso passo avanti rispetto a qualche anno fa, quando si attuava la politica di “accaparrarsi” con ogni mezzo i migliori player delle altre gilde italiane, con vere e proprie azioni di disturbo! Direi che è un momento di serenità, in cui tutti cercano di fare il massimo per la propria tag, senza ostacolare gli altri.
BC.it: Ho visto che attualmente affrontate il content 10 man, tra l'altro con buoni risultati che vi hanno di recente portato ad abbattere Al'Akir. Come mai questa decisione in un server dove il progress da 25 è sentitissimo, soprattutto ad alti livelli? Gli Showdown, ad esempio, hanno di recente chiuso il tredicesimo HM piazzandosi al 65esimo posto mondiale.
Grifo: Una gilda numerosa come la nostra avrebbe potuto da subito affrontare il raiding da 25 men. Tuttavia all'alba di Cataclysm, al momento di decidere la strategia per la nuova espansione, è stato deciso di dare una sterzata verso il progress, per massimizzare i risultati. WotLK ci aveva fornito un'indicazione chiara: il degrado di performance del nostro raiding dal 10 al 25 man era molto alto. Come compromesso abbiamo quindi optato per raidare da 10 man con un doppio bind settimanale, impegnando così 20 raider. Col senno di poi ci siamo resi conto che in Cataclysm la differenza di difficoltà fra i due metodi di raiding è spaventosa rispetto a WotLK. Il 25 man è molto più semplice nella quasi totalità dei boss. Talmente semplice da colmare con gli interessi il nostro calo di performance. Per cui oggi posso dire con certezza che un buon metodo per affrontare questo primo tier di raid è sicuramente quello di dedicare un core di 10 “top player” al progress, ed investire sul farming dei boss già metabolizzati col 25 man, in cui ci si può permettere di affiancare a raider performanti player sottogearati, inesperti e alt da far crescere, cementando il gruppo e ampliando il bacino dei raider.
Devo dire che il 12/12 nel 10 man, ottenuto prima dell'uscita del secondo tier di raid, è comunque il primo obiettivo che nel nostro piccolo ci eravamo posti, pertanto ne siamo molto soddisfatti.
Faccio ovviamente i complimenti agli Showdown per il grande risultato ottenuto, sono davvero player straordinari!
BC.it: Immagino che stiate per cominciare a gettarvi avidamente sugli HM. Avete qualche obbiettivo particolare o seguirete il percorso tracciato dalle gilde più competitive?
Grifo: la nostra priorità al momento è mettere nelle condizioni di essere pronti ad affrontare il tier 2 di raid la maggior parte del nostro gruppo raider. Per far ciò non bisogna assolutamente trascurare la fase di farming. Vogliamo quindi muoverci con un certo equilibrio nel tentare gli heroic mode e contemporaneamente avvicinare tutti il più possibile al 359 di item level ed ai famigerati 4 pezzi del tier. Tanta carne al fuoco, ma bisogna fare i conti con le serate settimanali a disposizione. Noi dedichiamo al raiding 3 o 4 giorni a settimana, a seconda delle iscrizioni agli eventi. Speriamo di riuscire entro breve a clearare BoT e BD 25 normal in una serata ciascuno, per poi dedicare il terzo ed eventualmente il quarto giorno al learning degli hard mode. Insomma lo slogan è: “Avanti, ma con giudizio!!!”
BC.it: Già da parecchio tempo Blizzard ha annunciato l'uscita della nuova patch contenente il remake di alcuni dei più amati dungeon e raid come Zul'Gurub. In queste nuove istanze, ora tarate per il 5 man, si potranno raccogliere drop di livello 353. Pensate che un equipaggiamento di questo tipo possa dare davvero un “boost” al progress delle gilde più piccole?
Grifo: Il revamp di ZG è per noi raider di Vanilla qualcosa di molto bello. Si tratta della prima istanza “end game” affrontata. Probabilmente seconda solo a MC in quanto a fascino ed emozioni regalate, grazie alla novità che rappresentava il raiding da 20 e poi da 40 player. L'idea mi sembra dunque molto buona. Il discorso si estende anche a ZA, la cui “timed” resta una delle sfide più divertenti e adrenaliniche affrontate in Warcraft.
Andando sul tecnico non ritengo che i drop di questo secondo tier di hc possano essere realmente utili ai raider. Perciò bisogna capire se per gilde “piccole” si intendono le gilde che hanno numeri solo per raidare da 10, o quelle che non possono nemmeno raidare da 10. Nel primo caso gli item level 353 verranno utilizzati al massimo per “tappare” uno slot particolarmente sfortunato, in cui il relativo item da raid proprio non vuole saperne di uscire. Nel secondo caso ovviamente sarà qualcosa di molto utile, anche solo per vedere del content "nuovo". Maggiore interesse potrebbero suscitare per i player che cercano gear per le off-spec e soprattutto per gli alt da attrezzare per essere inseriti nelle rotation dei raid.
BC.it: Parliamo del nuovo sistema di gilda progettato da Blizzard. Mentre nei vari server la gilde più popolose hanno già raggiunto il livello 25, cosa accade in quelle più piccole che solitamente raidano da 10? Pensate che a fronte di un'equiparazione dei loot forse sarebbe stato necessario un bilanciamento anche della reputazione per quelle gilde che hanno un roster molto più ridotto?
Grifo: penso di no. Credo che sia giusto che una gilda più grande, che sottintende una maggiore organizzazione e quindi molto tempo dedicato a “farla funzionare”, debba presentare dei vantaggi concreti, rispetto ad una piccola gilda di casual player, o di 10-15 amici in real, o ancora di 10-15 hardcore gamer dai meccanismi oleati. Non va dimenticato il lato RPG di Warcraft. Nel fantasy siamo abituati a considerare la gilda tanto più potente ed influente quanto più è grande, capillare, ed autosufficiente. Per quanto riguarda invece l'equiparazione dei loot, trovo abbia un senso, col senno di poi, a causa del netto divario di difficoltà fra il 10 e il 25 man. Il 10 man è senza dubbio più facile da organizzare e guidare, ma il 25 è indiscutibilmente, almeno per me, più facile “da eseguire”, quindi giusto che dalla “media ponderata” escano drop di livello uguale.
BC.it: Possiamo dire di essere ormai al tramonto di questo primo tier di Cataclysm. Quali impressioni avete ricevuto e quali sono le aspettative per l'arrivo delle bollenti Fireland?
Grifo: Trovo che Blizzard abbia fatto un ottimo lavoro, come sempre perfettibile e non esente da critiche, ma di tutto rilievo. Sono state introdotte parecchie novità, la maggior parte delle quali positive. Il raiding rappresenta una bella sfida, soprattutto nel 10 man, e gli heroic mode sono davvero tosti. Insomma curva di difficoltà calibrata per tutti i gusti. Per chi poi, come noi TIJ, vive Warcraft e la propria gilda come due facce della stessa medaglia, le novità dedicate al settore "gilde", come gli achievement ed i perk sono state molto apprezzate. Insomma le impressioni ad oggi sono davvero buone. Sono inoltre molto soddisfatto di come noi TIJ ci stiamo comportando. Sono convinto che riusciremo ad essere ancora più competitivi nel secondo tier di raid e quindi lo aspetto con trepidazione. Nel frattempo non staremo certo con le mani in mano e cercheremo di "aggiungere ai nostri fucili" quante più tacche "eroiche" possibili!
BC.it: Bene ragazzi, grazie mille per la chiaccherata e in bocca al lupo per il futuro. Dal canto mio, visto che il vostro GM dice che vi porto fortuna, mi farò di nuovo vivo per un'altra chiaccherata.
Grifo: E' stato davvero un piacere, e confermo che ci porti fortuna, quindi non mancherò di tenerti aggiornato sul nostro progress. Grazie dell'opportunità e complimenti per l'ottimo lavoro che state facendo, non solo nell'ambito "news", ma anche in quello “guide”. Concludo rivolgendo a tutti i lettori l'invito a partecipare maggiormente al forum di Battlecraft, un ottimo luogo di incontro “neutrale” in cui la community italiana si può confrontare in “lingua originale” (incredibile!!!) su tutte le tematiche di gioco! Arrivederci!Statistiche: Inviato da Alla (http://battlecraft.it/memberlist.php?mode=viewprofile&u=1324) — 18-04-2011 11:01 — Risposte 0 — Visite 30
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