Azel
29/03/2011, 13:20
http://contenuti.battlecraft.it/notizie/2011/marzo/29_dra.jpg
Nuovo appuntamento con Share Your Lore! Questa settimana iniziamo a trattare le vicende della travagliata razza dei Draenei (http://www.battlecraft.it/tag.php?t=draenei). Se hai perso le scorse puntate riguardanti le altre razze giocabili (http://www.battlecraft.it/tag.php?t=razze%20wow) presenti nello sterminato universo di World of Warcraft corri a leggerle!
Nell'antica lingua degli Eredar il termine draenei significa "esiliati". Tali genti, molto simili agli attuali draenei, erano un popolo ricco e prosperoso capace di maneggiare e assimilare qualsiasi forma di energia magica. La loro splendente civiltà, nata e sviluppatasi sul pianeta Argus, durò per migliaia di anni finché non catturò l'attenzione del Titano Sargeras (http://www.battlecraft.it/viewtopic.php?f=19&t=365). Quest'ultimo era alla ricerca di guerrieri intelligenti e potenti per rinforzare le schiere del suo già vasto esercito.
In quel tempo gli Eredar erano guidati da un triumvirato: Archimonde, Kil'Jaeden e Velen. L'ormai corrotto Sargeras apparve a tutti e tre promettendo loro, in cambio di un'assoluta fedeltà, un potere smisurato e il comando di enormi armate. I primi due triumviri manifestarono subito un notevole interesse nei confronti dell'offerta del titano, contrariamente a quanto fece il saggio Velen: egli intuiva che vi era qualcosa di oscuro e pericoloso in quella maestosa figura.
http://contenuti.battlecraft.it/notizie/2011/marzo/29_dra1.jpgLe sue preoccupazioni furono confermate da una sconvolgente visione: in essa si palesava la vera natura di Sargeras e la sua folle brama di distruzione. Sotto l'egidia del corrotto titano marciavano sterminati eserciti comandati da quelli che un tempo erano Kil'Jaeden e Archimonde ormai totalmente asserviti al volere del campione del Phanteon dopo averne accettato l'offerta. Tali truppe seminavano caos e distruzione, sterminando qualsiasi forma di vita presente su Argus. In tale sogno, però, non era ancora tutto perduto: Velen veniva contattato da K'ure, un Naaru, che lo invitava a raccogliere le sue genti e a condurle sul monte più alto del suo pianeta. Lì sarebbero poi stati tratti in salvo grazie agli sconfinati poteri del Naaru.
Tale visione si rivelò veritiera e portò da questo momento in poi alla divisione del popolo degli Eredar: da un lato abbiamo gli esiliati (draenei) condannati ad abbandonare la loro terra natia per sopravvivere, dall'altro i man'ari (termine che sta per corruzione), servi di Sargeras e campioni della distruzione.
http://contenuti.battlecraft.it/notizie/2011/marzo/29_dra2.jpgPer milioni di anni, i draenei furono braccati dalle truppe del titano desiderose di consumare anche quella piccola parte che era riuscita ad abbandonare lo sventurato Argus. Durante questo lunghissimo periodo, si ripeteva sempre lo stesso schema: Velen, con l'aiuto del Naaru, trovava un nuovo mondo dove insediare la propria gente per poi subito scoprire che gli agenti di Kil'jaeden erano già sulle loro tracce. Quest'ultimo aveva considerato la decisione di Velen di non allearsi con Sargeras come un affronto personale a causa del grande legame di amicizia, quasi di fratellanza, che vi era stato tra loro in passato ed era fermamente intenzionato a punire i dissidenti di Argus. Dopo numerosi tentativi i draenei e il Naaru giunsero su un pianeta che verrà poi chiamato Draenor, che significa "il rifugio degli esiliati".
Tale arrivo non fu però indolore: Velen e le sue genti si schiantarono con la loro gigantesca astronave, realizzata con preziosi cristalli di Argus, sulla superficie del pianeta. L'impatto fu violentissimo e K'ure rimase gravemente ferito. Per curarlo iniziò un lento processo rigenerativo che emise una grande quantità di energia. Tale fenomeno richiamò gli spiriti degli antenati degli orchi che da quel momento in poi si stabilirono presso il luogo d'impatto dell'astronave, Oshu'gun. Ciò modificò in parte l'antica religione sciamanica dei pelleverdi poiché essi, andando a meditare presso tale sito, inconsapevolmente curavano K'ure.
Il mondo appena scoperto era tranquillo, prosperoso e con una grande varietà di flora e fauna, ideale per i draenei. Sembrava che dopo tante peripezie e sofferenze fosse giunta l'ora della pace per questa travagliata razza.
Continua...
Non dimenticate di scrivere nei commenti quali argomenti vorreste veder trattati in questa nostra rubrica.Statistiche: Inviato da Nicola (http://battlecraft.it/memberlist.php?mode=viewprofile&u=229) — 29-03-2011 10:54 — Risposte 0 — Visite 40
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Nell'antica lingua degli Eredar il termine draenei significa "esiliati". Tali genti, molto simili agli attuali draenei, erano un popolo ricco e prosperoso capace di maneggiare e assimilare qualsiasi forma di energia magica. La loro splendente civiltà, nata e sviluppatasi sul pianeta Argus, durò per migliaia di anni finché non catturò l'attenzione del Titano Sargeras (http://www.battlecraft.it/viewtopic.php?f=19&t=365). Quest'ultimo era alla ricerca di guerrieri intelligenti e potenti per rinforzare le schiere del suo già vasto esercito.
In quel tempo gli Eredar erano guidati da un triumvirato: Archimonde, Kil'Jaeden e Velen. L'ormai corrotto Sargeras apparve a tutti e tre promettendo loro, in cambio di un'assoluta fedeltà, un potere smisurato e il comando di enormi armate. I primi due triumviri manifestarono subito un notevole interesse nei confronti dell'offerta del titano, contrariamente a quanto fece il saggio Velen: egli intuiva che vi era qualcosa di oscuro e pericoloso in quella maestosa figura.
http://contenuti.battlecraft.it/notizie/2011/marzo/29_dra1.jpgLe sue preoccupazioni furono confermate da una sconvolgente visione: in essa si palesava la vera natura di Sargeras e la sua folle brama di distruzione. Sotto l'egidia del corrotto titano marciavano sterminati eserciti comandati da quelli che un tempo erano Kil'Jaeden e Archimonde ormai totalmente asserviti al volere del campione del Phanteon dopo averne accettato l'offerta. Tali truppe seminavano caos e distruzione, sterminando qualsiasi forma di vita presente su Argus. In tale sogno, però, non era ancora tutto perduto: Velen veniva contattato da K'ure, un Naaru, che lo invitava a raccogliere le sue genti e a condurle sul monte più alto del suo pianeta. Lì sarebbero poi stati tratti in salvo grazie agli sconfinati poteri del Naaru.
Tale visione si rivelò veritiera e portò da questo momento in poi alla divisione del popolo degli Eredar: da un lato abbiamo gli esiliati (draenei) condannati ad abbandonare la loro terra natia per sopravvivere, dall'altro i man'ari (termine che sta per corruzione), servi di Sargeras e campioni della distruzione.
http://contenuti.battlecraft.it/notizie/2011/marzo/29_dra2.jpgPer milioni di anni, i draenei furono braccati dalle truppe del titano desiderose di consumare anche quella piccola parte che era riuscita ad abbandonare lo sventurato Argus. Durante questo lunghissimo periodo, si ripeteva sempre lo stesso schema: Velen, con l'aiuto del Naaru, trovava un nuovo mondo dove insediare la propria gente per poi subito scoprire che gli agenti di Kil'jaeden erano già sulle loro tracce. Quest'ultimo aveva considerato la decisione di Velen di non allearsi con Sargeras come un affronto personale a causa del grande legame di amicizia, quasi di fratellanza, che vi era stato tra loro in passato ed era fermamente intenzionato a punire i dissidenti di Argus. Dopo numerosi tentativi i draenei e il Naaru giunsero su un pianeta che verrà poi chiamato Draenor, che significa "il rifugio degli esiliati".
Tale arrivo non fu però indolore: Velen e le sue genti si schiantarono con la loro gigantesca astronave, realizzata con preziosi cristalli di Argus, sulla superficie del pianeta. L'impatto fu violentissimo e K'ure rimase gravemente ferito. Per curarlo iniziò un lento processo rigenerativo che emise una grande quantità di energia. Tale fenomeno richiamò gli spiriti degli antenati degli orchi che da quel momento in poi si stabilirono presso il luogo d'impatto dell'astronave, Oshu'gun. Ciò modificò in parte l'antica religione sciamanica dei pelleverdi poiché essi, andando a meditare presso tale sito, inconsapevolmente curavano K'ure.
Il mondo appena scoperto era tranquillo, prosperoso e con una grande varietà di flora e fauna, ideale per i draenei. Sembrava che dopo tante peripezie e sofferenze fosse giunta l'ora della pace per questa travagliata razza.
Continua...
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