brosio83
23/01/2005, 18:46
"Per gli dei no! NO! aiutami FARA! AIUTAMI!"
" Piantala di urlare come una femminuccia! E' solo un vagabondo cosa vuoi che ti faccia?!? Maledizione possibile che tu non ne regga neanche uno! Per i... aaaggghh lasciamo stare"
Un paio di rapidi colpi e il gigante cadde a terra privo di vita.
Fara aveva caldo, dannatamente caldo, era tutto il giorno che sudava come se il sole fosse a picco su di lui, sebbene in cielo nubi gonfie di pioggia non facevano filtrare un singolo raggio di luce.
Si asciug? la fronte con un panno sudicio.
*Dannazione a questo caldo, sto soffocando, SOFFOCANDO! Sta calmo Fara, calmati, va tutto bene...tutto bene? e anche quell'incubo, che ha interrotto il tuo riposo? anche quello va bene?!? lo sai che non sei riuscito a chiudere occhio?!? Dannazione qui non va bene niente! NIENTE! Ma guardati! Sudi e tremi come un bambino! Un bambino che si porta dietro un altro bambino, ma l'hai visto quel tipo? che si crede un guerriero?!? HA! Un guerriero, lui... complimenti Fara, complimenti davvero, hai abbandonato le tue colline del Dunland, per sfuggire alla carestia, e ora eccoti qui, nel ricco e prosperoso Eriador, perch? li hai visti quei campi no? si mangia qui no? Beh eccoti qui a fare la balia a un poppante, eh si Fara ne hai fatta di strada da quando hai lasciato al tua casa!*
"Ehi sciamano muoviti! ci sono ancora tanti vagabondi da abbattere, chiss? magari in un grotta trovo un tesoro! Allora ti muovi o no?"
Fara guard? il ragazzo. Accarezz? il freddo acciaio delle sue lame...
Trascorse molte ore tra le terre dei vagabondi, e pi? di una volta cambi? compagni.
Due cose, per?, rimanevano immutate: il destino dei giganti, segnato dalle letali kama del Dunlandiano,e l'insofferenza che quest'ultimo provava per chiunque gli fosse a fianco. Quello stregone, certo ci sapeva fare con le sue arti, ma in fondo non era che uno sprovveduto, a partire per un viaggio quasi senza provviste; del giovane guerriero, non c'era neanche da parlarne. Quando incontr? Geneva poi, la sua pazienza raggiunse il limite. Una donna che toglieva la vita come un bimbo pu? strappare un fiore, che al sol pronunciare la parola "Arianna" crollava a terra priv? di volont? col viso rigato dalle lacrime...una DEBOLE. Ecco chi erano i suoi compagni, pensava Fara.
D'altraparte, gli stavano tornando utili e insieme a loro non aveva avuto troppe difficolt? a raggiungere il Signore dei vagabondi, che oggi aveva scagliato contro di lui orde e orde dei suoi servi, con veemenza mai vista prima.
Era ormai notte fonda quando lo sciamano, accompagnato dal Capitano di Brea e da quel mago silenzioso, raggiunsero la grotta del nemico. I tre si scontrarono con furia contro i vagabondi che gli si pararono davanti e in breve il pavimento della caverna fu ricoperto di cadaveri senza vita dei giganti.
Non rimaneva che trovare il loro capo. ma Fara faticava a procedere, la gola riarsa dal caldo, la pelle sudicia di sagnue, terra e sudore, il fiato mozzato dall'umidit?...
*Eccoci, eccoci qui, la sala del trono, ma dov'? quel maledetto bastardo dove? DOVE? soffoco, io ci soffoco qui dentro, giuro che ci SOFFOCO!*
"Vieni fuori bastardo fatti vedere o hai forse paura HA?"
In risposta, il suolo cominci? a tremare, pesanti passi rimbombavano nell'ampia grotta. Dalle ombre, come se fosse uno spettro o una qualche creatura soprannaturale, apparve torreggiante la figura del Signore dei Vagabondi.
"vi stavo aspettando, STOLTI!" Disse guardando fiss? Geneva "Ancora tu? non hai imparato a star lontano dalle mie terre, non hai gi? sofferto abbastanza? E tu Lucich? Hai portato morte a sufficenza nelle mie caverne, ? tempo che paghi! E infine tu, piccolo, miserab...." ammutol?: un ghigno di soddisfazione apparve sul grinzoso volto del gigante "TU SEI DIVERSO! PERCHE' SEI QUI CON LORO?
PERCHE' COMBATTI AL LORO FIANCO?!? LO VEDO NEI TUOI OCCHI, NON SEI QUI PER VIVERE DI ESPEDIENTI! TU BRAMI POTERE! POTERE! SAPPI CHE NON LO TROVERAI MAI AL FIANCO DEI TUOI ALLEATI!" Cos? dicendo il colosso scagli? un potente incantesimo che fece accasciare al suolo i compagni di Fara.
Poi guard? lo sciamano,che pareva rapito dalla voce tonante del vagabondo.
"E ORA UCCIDI, UCCIDILI!"
Fara sollev? la lama sopra i propri compagni...
Gli scagnozzi di Durrik lo notarono a malapena, mentre sgattaiolava alle prime luci dell'alba tra le case di Cameth Brin. Non perse tempo per comprare provviste. Ritir? soltanto un piccolo oggetto dalla banca e corse a Nord, dove gli uruk-hai, da lungo tempo ormai, si erano stanziati, pronti alla battaglia...
*edit visto e valutato*
" Piantala di urlare come una femminuccia! E' solo un vagabondo cosa vuoi che ti faccia?!? Maledizione possibile che tu non ne regga neanche uno! Per i... aaaggghh lasciamo stare"
Un paio di rapidi colpi e il gigante cadde a terra privo di vita.
Fara aveva caldo, dannatamente caldo, era tutto il giorno che sudava come se il sole fosse a picco su di lui, sebbene in cielo nubi gonfie di pioggia non facevano filtrare un singolo raggio di luce.
Si asciug? la fronte con un panno sudicio.
*Dannazione a questo caldo, sto soffocando, SOFFOCANDO! Sta calmo Fara, calmati, va tutto bene...tutto bene? e anche quell'incubo, che ha interrotto il tuo riposo? anche quello va bene?!? lo sai che non sei riuscito a chiudere occhio?!? Dannazione qui non va bene niente! NIENTE! Ma guardati! Sudi e tremi come un bambino! Un bambino che si porta dietro un altro bambino, ma l'hai visto quel tipo? che si crede un guerriero?!? HA! Un guerriero, lui... complimenti Fara, complimenti davvero, hai abbandonato le tue colline del Dunland, per sfuggire alla carestia, e ora eccoti qui, nel ricco e prosperoso Eriador, perch? li hai visti quei campi no? si mangia qui no? Beh eccoti qui a fare la balia a un poppante, eh si Fara ne hai fatta di strada da quando hai lasciato al tua casa!*
"Ehi sciamano muoviti! ci sono ancora tanti vagabondi da abbattere, chiss? magari in un grotta trovo un tesoro! Allora ti muovi o no?"
Fara guard? il ragazzo. Accarezz? il freddo acciaio delle sue lame...
Trascorse molte ore tra le terre dei vagabondi, e pi? di una volta cambi? compagni.
Due cose, per?, rimanevano immutate: il destino dei giganti, segnato dalle letali kama del Dunlandiano,e l'insofferenza che quest'ultimo provava per chiunque gli fosse a fianco. Quello stregone, certo ci sapeva fare con le sue arti, ma in fondo non era che uno sprovveduto, a partire per un viaggio quasi senza provviste; del giovane guerriero, non c'era neanche da parlarne. Quando incontr? Geneva poi, la sua pazienza raggiunse il limite. Una donna che toglieva la vita come un bimbo pu? strappare un fiore, che al sol pronunciare la parola "Arianna" crollava a terra priv? di volont? col viso rigato dalle lacrime...una DEBOLE. Ecco chi erano i suoi compagni, pensava Fara.
D'altraparte, gli stavano tornando utili e insieme a loro non aveva avuto troppe difficolt? a raggiungere il Signore dei vagabondi, che oggi aveva scagliato contro di lui orde e orde dei suoi servi, con veemenza mai vista prima.
Era ormai notte fonda quando lo sciamano, accompagnato dal Capitano di Brea e da quel mago silenzioso, raggiunsero la grotta del nemico. I tre si scontrarono con furia contro i vagabondi che gli si pararono davanti e in breve il pavimento della caverna fu ricoperto di cadaveri senza vita dei giganti.
Non rimaneva che trovare il loro capo. ma Fara faticava a procedere, la gola riarsa dal caldo, la pelle sudicia di sagnue, terra e sudore, il fiato mozzato dall'umidit?...
*Eccoci, eccoci qui, la sala del trono, ma dov'? quel maledetto bastardo dove? DOVE? soffoco, io ci soffoco qui dentro, giuro che ci SOFFOCO!*
"Vieni fuori bastardo fatti vedere o hai forse paura HA?"
In risposta, il suolo cominci? a tremare, pesanti passi rimbombavano nell'ampia grotta. Dalle ombre, come se fosse uno spettro o una qualche creatura soprannaturale, apparve torreggiante la figura del Signore dei Vagabondi.
"vi stavo aspettando, STOLTI!" Disse guardando fiss? Geneva "Ancora tu? non hai imparato a star lontano dalle mie terre, non hai gi? sofferto abbastanza? E tu Lucich? Hai portato morte a sufficenza nelle mie caverne, ? tempo che paghi! E infine tu, piccolo, miserab...." ammutol?: un ghigno di soddisfazione apparve sul grinzoso volto del gigante "TU SEI DIVERSO! PERCHE' SEI QUI CON LORO?
PERCHE' COMBATTI AL LORO FIANCO?!? LO VEDO NEI TUOI OCCHI, NON SEI QUI PER VIVERE DI ESPEDIENTI! TU BRAMI POTERE! POTERE! SAPPI CHE NON LO TROVERAI MAI AL FIANCO DEI TUOI ALLEATI!" Cos? dicendo il colosso scagli? un potente incantesimo che fece accasciare al suolo i compagni di Fara.
Poi guard? lo sciamano,che pareva rapito dalla voce tonante del vagabondo.
"E ORA UCCIDI, UCCIDILI!"
Fara sollev? la lama sopra i propri compagni...
Gli scagnozzi di Durrik lo notarono a malapena, mentre sgattaiolava alle prime luci dell'alba tra le case di Cameth Brin. Non perse tempo per comprare provviste. Ritir? soltanto un piccolo oggetto dalla banca e corse a Nord, dove gli uruk-hai, da lungo tempo ormai, si erano stanziati, pronti alla battaglia...
*edit visto e valutato*