dal Messaggero di oggi:
In carcere per 15 anni senza colpe:
risarcito con 4,5 milioni
di Massimo Martinelli
ROMA (26 novembre) - Alla fine il pescatore Domenico si è accontentato: quattro milioni e mezzo di euro per aver passato quindici anni in carcere senza motivo. Per aver perso una fidanzata che lo voleva sposare e una madre, che se n’è andata distrutta dal dolore. E anche per aver perso un lavoro, l’imbarco su un motopesca, che era la sua passione. Si è chiusa così - almeno per il momento - la storia di Domenico Morrone da Taranto, una delle macchie più ingombranti che hanno inzaccherato le toghe della magistratura italiana. E’ l’errore giudiziario più incredibile commesso in Italia, forse secondo solo a quello che ha tenuto in carcere un allevatore di Cagliari, Marzio Ostini, nientemeno che per trent’anni.
Si è conclusa ”in via transattiva”, questa vicenda. Perchè Domenico Morrone forse si è guardato indietro e non ha visto altro che sbarre, e scartoffie, e rinvii di udienze, e magistrati che non volevano starlo a sentire. E allora ha preferito l’accordo, una somma subito. Perchè vicino ai cinquanta non lo sa nemmeno lui quanto tempo avrebbe dovuto aspettare ancora prima di ottenere quello che gli spettava. Claudio Defilippi, l’avvocato che lo ha tirato fuori dall’inferno, gli ha consigliato di prendere intanto questi soldi, che comunque sono tanti, per l’ingiusta detenzione. E ha già avviato un’altra causa per averne altri otto, di milioni.
Come risarcimento per l’errore macroscopico dei magistrati. Le carte raccontano la testardaggine delle toghe nell’accusare Morrone del duplice omicidio di due malviventi di piccolo cabotaggio, con i quali aveva avuto alcuni screzi in precedenza. Aveva un alibi, Morrone: due coniugi giurarono che al momento del delitto era da loro, ad aggiustare una tv. E i giudici li misero sotto processo e li condannarono pure a loro, per falsa testimonianza. Il pescatore si è salvato per miracolo. Perchè un grosso malavitoso, dopo anni, ha raccontato che i due balordi li aveva fatti ammazzare lui, perchè quella mattina, due ore prima di morire, avevano scippato una signora senza sapere che era sua madre.