Originally Posted by
Zeo
Si cercano dei metodi alternativi per comunicarle, queste considerazioni, per farlo capire agli interessati che qualcosa non va, di modo che possano piano piano perdere ragione d'essere e risolversi. Insomma un grosso giro di parole per non propinare la verità nuda e cruda (soggettiva non c'è dubbio, tuttavia non esattamente costruita sulle nuvole) che potrebbe risultare indelicata, irritante, fintanto offensiva. Mi pare dovuto esemplificare però a questo punto:
1) Seviatar ha più volte passato AFK alcuni tratti di MC;
2) Seviatar si dimentica troppo spesso di curare, a detta anche di molte persone che sono state in gruppo con lui;
3) Seviatar si scazza troppo velocemente quando si tratta di provare qualcosa di nuovo;
Ecco, queste sono le motivazioni che ci hanno indotto a dare più spazio ad altri paladini piuttosto che a Seviatar. Motivazioni constatate da noi officer, motivazioni che possono magari trovare una dettagliata giustificazioni o un accanito rifiuto in ogni punto, comunque troppo facilmente attaccabili e non "supportate da prove". Motivazioni che però non ci hanno indotto a dire: Seviatar vattene piuttosto che Seviatar con noi non raidi più. Gli si è comunque trovato uno spazio, gli si sono date occasioni, si è cercato di fargli notare i problemi. Alla fine, dopo l'uscita di BWL, si è preso un provvedimento. UNO. E' tanto inaccettabile, un richiamo? Cosa siamo qua a fare alla fine? Solo per tenere il registro dei punti e coordinare il vostro gioco? In poche parole a buttare il nostro tempo dato che nessuno ci paga, e anzi paghiamo come ognuno di "voi"? Qui nessuno ha voluto "far fuori" Seviatar, qui c'è stato un blando richiamo che è stato preso come una lesa maestà e un grave affronto.
E vediamo anche bene di distinguere: comodo passare al PIANO PERSONALE, ma qui di attacchi sul piano personale proprio non ce ne sono, sono motivazioni strettamente legate al gioco. E solo strettamente per quanto riguarda al gioco, io mi sogno di decidere chi può o non può entrare in un raid, sempre coi patemi d'animo per la paura di rendere un'ingiustizia a qualcuno.
E quello che alla fine mi da fastidio, è il fatto che mi si venga a parlare di UMILTà quando, se permettete, da parte nostra si è sempre cercato di trattare tutti coi guanti di velluto: non è che a noi officer fa piacere buttar fuori la gente, ma qualcuno lo deve pure fare, e ciò sarebbe da tener presente più spesso, concomitantemente al fatto che non lo facciamo esattamente a caso.