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Thread: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

  1. #41
    Io sono l'Alfa e l'Omega Q(F)M's Avatar
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    Quote Originally Posted by Jarcky View Post
    franceschini vorrebbe che ogni deputato/perlamentare avesse x legge una scolaretta semi/quasi/maggiorenne
    é una vergogna!
    tutti gli italiani dovrebbero avere la possibilità di possederne una!! xké solo i parlamentari?!






    una studentessa minorenne per tutti!


    cazzo è il prossimo slogan politico del berlusca

  2. #42
    IL Briatore del BloodBowl TraumFabriK's Avatar
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    Default Re: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    io lo voto... ah se lo voto
    Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo (G.Belli)

  3. #43
    Member Genzo's Avatar
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..



    "Il Destino mischia le carte, l'uomo gioca la partita" V.Hugo

  4. #44
    Apostata Yukitopia's Avatar
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    bla bla bla tl;dr

  5. #45
    intellettuale analfabeta Corwin's Avatar
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    dal corriere (Io se fossi in voi lo eggerei fino alla fine):

    http://www.corriere.it/politica/09_g...4f02aabc.shtml


    Il racconto

    «Incontri e candidatura
    Ecco la mia verità»


    Patrizia D’Addario in lista alle Comunali

    Patrizia D’AddarioDAL NOSTRO INVIATO
    BARI — Patrizia D’Addario è candidata nelle li­ste di «La Puglia prima di tutto», schieramento inse­rito nel Popolo della Libertà alle ultime elezioni co­munali a Bari. Ha partecipato alle prime settimane di campagna elettorale al fianco del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e degli altri politici in corsa per il Pdl. Ma adesso ha deciso di rinunciare perché vuole raccontare un’altra verità. La D’Addario ha cercato il Corriere e registriamo, con la massima cautela e il beneficio d’inventario, la sua versione, trattandosi di una candidata alle am­ministrative.

    «Mi hanno messo in lista — afferma — perché ho partecipato a due feste a palazzo Grazioli. Ho le prove di quello che dico e voglio raccontare che co­sa è successo prima che decidessi di tirarmi indie­tro. Il mio nome è ancora lì, ma io non ci sono più».

    Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe anda­ta a palazzo Grazioli?
    «La prima volta è stato a metà dello scorso otto­bre ».

    Chi l’ha invitata?
    «Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva far­mi parlare con una persona che conosceva, per par­tecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma. Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovu­to pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allo­ra mi ha presentato un certo Giampaolo».

    Qual era la proposta?
    «Avrei dovuto prendere un aereo per Roma e lì mi avrebbe aspettato un autista. Mi dissero subito che si trattava di una festa organizzata da Silvio Ber­lusconi ».

    E lei non ha pensato a uno scherzo?
    «Il mio amico è una persona di cui mi fido cieca­mente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».

    Quindi è partita?
    «Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un au­tista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo. Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio no­me era Alessia».

    E poi?
    «Siamo state portate in un grande salone e lì ab­biamo trovato altre ragazze. Saranno state una venti­na. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champa­gne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».

    Lei lo aveva mai incontrato prima?
    «No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.

    Lei è tornata subito a Bari?
    «Era notte, quindi sono andata in albergo e Giam­paolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mil­le euro perché non ero rimasta».

    C’è qualcuno che può confermare questa sto­ria?
    «Io ho le prove».

    Che vuole dire?
    «Che quella non è stata l’unica volta. Sono torna­ta a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esat­tamente la sera dell’elezione di Barack Obama».

    Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
    «Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a orga­nizzare tutto».

    E che cosa è accaduto?
    «Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito piani­sta. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».

    Si rende conto che lei sostiene di aver trascor­so una notte a palazzo Grazioli?
    «Ho le registrazioni dei due incontri».

    E come fa a dimostrare che siano reali?
    «Si sente la sua voce e poi c’erano molti testimo­ni, persone che non potranno negare di avermi vi­sta ».

    Scusi, ma lei va agli incontri con il registrato­re?
    «In passato ho avuto problemi seri con un uomo e da allora quando vado a incontri importanti lo por­to sempre con me».

    E lei vuol far credere che non è stata controlla­ta prima di entrare nella residenza romana del premier?
    «È così, forse sono stata abile. Ma posso assicura­re che è così».

    E può anche provarlo?
    «Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appe­na sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Giam­paolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato».

    A noi la sua versione sembra poco credibile...
    «Lo dicono i fatti. Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe mandato due persone di sua fiducia a Bari per sbloccare la mia pratica. Non ha mantenuto i patti ed è da quel momento che non sono più volu­ta andare a Roma, nonostante i ripetuti inviti da par­te di Giampaolo. Loro sapevano che avevo le prove dei miei due precedenti viaggi».

    E non si rende conto che questo è un ricatto?
    «Lei dice? Io posso dire che qualche giorno dopo Giampaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee».

    Però lei non era in quella lista?
    «Quando sono cominciate le polemiche sulle veli­ne, il segretario di Giampaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile».

    Quindi la candidatura alle Comunali è stata un ripiego?
    «A fine marzo mi ha cercato Tato Greco, il nipote di Matarrese che conosco da tanto tempo. Mi ha chiesto un incontro e mi ha proposto la lista 'La Pu­glia prima di tutto' di cui era capolista lo zio. Io ho accettato subito, ma pochi giorni dopo ho capito che forse avevo commesso un errore».

    Perché?
    «La mia casa è stata completamente svaligiata. Mi hanno portato via cd, computer, vestiti, bianche­ria intima. È stato un furto molto strano».

    Addirittura? Ma ha presentato denuncia?
    «Certamente. Ma ho continuato la campagna elet­torale. È andato tutto bene fino al giorno in cui Ber­lusconi è arrivato a Bari per la presentazione dei can­didati del Pdl. Io lo aspettavo all’ingresso dell’Hotel Palace. Lui mi ha guardata, mi ha stretto la mano ed è entrato nella sala piena. Io ero in lista, quindi l’ho seguito. Ma all’ingresso della sala sono stata blocca­ta dagli uomini della sicurezza e del partito che mi hanno impedito di partecipare all’evento».

    È il motivo che adesso la spinge a raccontare questa storia?
    «No, avrei potuto continuare a fare campagna elettorale e trattare con loro nell’ombra. La racconto perché ho capito che mi hanno ingannata. Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».

    Fiorenza Sarzanini

  6. #46
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    voleva fare la furba, e l'ha presa nel culo


    non ho capito però se ste registrazioni sono ancora in suo possesso

  7. #47
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    Quote Originally Posted by Q(F)M View Post
    l'ha presa nel culo

    Misà in tutti i sensi
    Kemler Carnifexx in Darkfall

    Il vero signore è lento nel parlare e rapido nell' agire 'Confucio'

  8. #48
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    come è che si chiama il reato? induzione alla prostituzione?
    2000 euro per una sera, deve essere una bella fichetta profumata eh
    pero ne ha guadagnati solo 1000 perche se ne è andata...

  9. #49
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    che bizzarra coincidenza che costei si faccia avanti solo ora, vero?
    13 Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». 14 Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?».

    Se questo fosse un film d'azione hollywoodiano, Mosè direbbe "indovinato", tirando fuori due mitragliatrici e aprendo il fuoco. Ma purtroppo, come già detto, queste sono elucubrazioni, e nelle elucubrazioni non succedono cose così divertenti.

  10. #50
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    Default Riferimento: Non voglio fare assolutamente politica, ma..

    Ma chissene frega, quel che mi interessa sapere è se dopo la pizza e lo sciampagn gliela succhiato il cazzo a berlusconi o no?
    Quanto è grosso? Puzza o odora di vittora? Anche quello è lampadato e col trapianto di peli o è nature?
    Cioè sarà mica giornalismo quel pezzo lì...

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