in un contesto di iper-trashume televisivo, eva mendes ipotizza l'inserimento di un gioco a premi basato sulla roulette russa (pistola, 1 solo colpo nel tamburo, 6 partecipanti, a turno ci si punta l'arma alla tempia e si preme il grilletto. perde chi si ammazza).

il tutto è filmato per lo più con camera a mano, con l'escamotage di una troupe telecamera+boom che segue eva mendes (produttrice esecutiva ed ideatrice del programma). a parte un paio di piccole incongruenze (il boom che prende il sonoro attraverso le porte, per esempio, svelando che in realtà i personaggi sono microfonati in maniera indipendente), il tutto regge bene e dopo il primo impatto non sarà neanche troppo male.


ma veniamo a noi: il film scarica delle belle botte di tensione nei momenti in cui è prevedibile che lo faccia, ovvero nel momento in cui i concorrenti premono il grilletto.
la morale è un po' semplicistica e presente (e ribattuta) per tutto il film. diciamo che, visto il tema, non ce n'era bisogno, ma in fondo il tutto scorre bene (ma non benissimo).

in sunto, un film piacevole che vi farà stringere le chiappe in più di un'occasione, ma poco di più.