Mercoledì 10 Dicembre 2008

IL CASO. Il titolare del distributore “Shell” lungo la Riviera berica lunedì avrebbe dimenticato le pompe libere
Benzina gratis per errore C’è la fila, arrivano i Cc
“Regalati” oltre 5 mila litri di carburante. Chi è stato fermato con serbatoio e taniche piene ha pagato


Diego Neri
I testimoni hanno parlato di un centinaio di veicoli in fila alle pompe. La coda arrivava fino alla rotatoria della tangenziale: tutti in attesa di fare il pieno.
Gratis. Sì, gratis. Possibile? Sì, per qualche ora nel pomeriggio di lunedì, giorno dell’Immacolata, gli automobilisti potevano riempirsi il serbatoio senza pagare un euro. È accaduto al distributore della Shell lungo la Riviera berica, e la cuccagna è andata avanti fino a quando non sono arrivati i carabinieri.
In base a quanto riferito, era successo che le pompe erano attive, come quando si va a fare benzina self-service ma con il distributore aperto. Si indica la somma che si vuole far erogare, si riempie il serbatoio e si va a pagare. Sì, solo che l’altro ieri è accaduto che il negozietto era chiuso e pertanto dopo l’erogazione l’acquirente se ne andava bel bello. Generalmente, dovrebbe accadere che quando la pompa funziona solo self-service prima di fare il pieno bisogna inserire le banconote.
È possibile che il titolare si sia dimenticato di girare l’interruttore, o che si sia trattato di un guasto.
Di fatto, se n’è accorto un automobilista di Creazzo, per caso. Non credeva ai propri occhi e così dopo i primi 20 euro si è fatto pure il pieno. È corso a casa, posticipando le compere natalizie, per prendere le taniche ed ha chiamato amici e parenti. Non a caso, quasi tutta la gente trovata in fila arrivava da Creazzo.
Nel giro di un paio d’ore alla Shell si è ritrovata la folla delle grandi occasioni, peggio degli scioperi del carburante in cui gli automobilisti temono di restare a piedi. Tutti in fila a fare il pieno, tanto non si paga. Come in un film. Altro che social card, questo sì che è un modo per combattere la crisi che attanaglia la piccola borghesia e che rende i poveri sempre più poveri. C’è da scommettere che in molti, saputo dell’inopinato regalo, si sono mangiati le mani a non passare fra le 16 e le 19 lungo la Riviera berica; e lo stesso ha fatto chi, transitando da quelle parti, si è chiesto il perché di tutta quella colonna e non s’è fermato. «Chissà come mai - si è chiesto -. Nei distributori qui vicino non c’è nessuno».
Il pieno gratis è proseguito fino a quando un automobilista, vedendo quella confusione che bloccava il traffico, ha chiamato il 112 segnalando il caos.
Una pattuglia del radiomobile si è recata allo Shell ed ha compreso in breve che cos’era accaduto. I militari del maresciallo Lombardi hanno contattato il proprietario, che si è precipitato subito. Ha capito che il computer non funzionava come doveva ed ha chiesto a tutti coloro che si stavano riempendo serbatoi e taniche di pagare il dovuto, con grande scorno per tutti quelli in fila che sognavano il regalo di Natale in anticipo. «Pensavo fosse una promozione della Shell», ha cercato di giustificarsi un automobilista.
Il gestore ha fatto due conti per capire quanto fra benzina verde e gasolio se ne fosse andato in quella maniera. Dalle prime stime, più di 5 mila litri, il che significa oltre 5 mila euro volatilizzati in un pomeriggio. In quanti ne hanno approfittato?
Detto che una cosa del genere non succedeva da anni nel Vicentino, ora resta da capire se il proprietario abbia dei margini di manovra. A rigor di logica, potrebbe prendere i filmati registrati dalle telecamere, individuare tutte le targhe di chi non ha pagato e risalire in questa maniera agli automobilisti “scrocconi” per farsi pagare il dovuto. Forse farebbe prima, però, a chiedere in giro a Creazzo chi non ha goduto