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Tritaporchette!
sotto la doccia
Due mondi completamente diversi, anche quando si tratta di lavarsi. Per le donne è un momento di relax, dedicato a se stesse e alla cura del corpo. Per gli uomini un'operazione che consente di ravanarsi allegramente le parti intime schizzando dappertutto
Le differenze tra uomo e donna emergono anche tra le quattro paretine della doccia. Perché lavarsi è un'operazione che ha una valenza diversa per lei e per lui.
Cambia l'atteggiamento, l'umore, l'intento, l'attenzione ai dettagli e all'ordine e pulizia della casa. Cambia persino il modo di gironzolare tra una stanza e l'altra prima e dopo la doccia. Cambia l'uso che si fa degli asciugamani o del tappetino della doccia. Insomma, due mondi separati.
Lei: si toglie i vestiti, li piega e/o li mette nel cesto della biancheria sporca, separando colorati e capi chiari. Infila le ciabatte e l'accapatoio e, passando davanti al marito, se lo lega ben stretto in vita. Va in bagno, si guarda allo specchio, si tira le ruge con la punta delle dita, si solleva il seno con le mani per vedersi diversa, prende mentalmente nota di fare qualche addominale in più per rassodare la pancia. Finalmente si infila sotto la doccia e per diversi minuti fa lo scrub alla pelle del viso con un esfoliante all'albicocca, finché non diventa bella rossa. Riempie la spunga di bagnoschiuma (delicato) e lava accuratamente tutto il corpo. Passa la pietra pomice sotto i talloni e si risciacqua. Per i capelli, uno shampoo naturale con almeno una quarantina di vitamine. Due lavaggi, per esser sicura che siano lucidi e puliti. Balsamo ai frutti vari, profumatissimo. Una bella passata di rasoio (rosa che fa più fine) sotto le ascelle e sulle gambe. Poi esce dalla doccia, facendo attenzione a mettere i piedi sul tappetino per non bagnare in giro, si avvolge i capelli in un asciugamano sproporzionatamente grande, spruzza la doccia con il detersivo aticalcare, lucida i pomelli e le pareti con una veloce passata, se ne va in camera da letto con addosso l'accappatoio e in testa un turbante di spugna.
Lui: si toglie i vestiti e li abbandona dove si trova, per terra, uno sorpa l'altro. Va in bagno nudo e scalzo e se sul suo tragitto incontra la moglie, agita il bacino per mostrale la sua mascolinità facendo anche «wooo-oooo» per sottolinare la prestanza. Si guarda allo specchio, ammira il proprio fallo con soddisfazione, si gratta una chiappa e via sotto la doccia. Si sciacqua la faccia e poi passa la maggior parte del tempo a lavarsi (e ravanarsi) le parti intime. Si soffia il naso nelle mani e poi fa colare tutto sotto l'acqua. Fa i rumorini e poi ride divertito per i suoni emessi. Si fa lo shampoo con il primo barattolo che gli capita a tiro e si fa la cresta da moicano con i capelli tutti inschiumati. E la cosa lo appaga molto. Arraffa una saponetta, se la passa velocemente sul corpo e se la infila ben bene tra le chiappe, lasciandoci sopra anche un paio di peli neri e ricciuti. Fa una luna pipì divertendosi a disegnare cerchi sul piatto doccia, si sciacqua ed esce, evitando rigorosamente di mettere i piedi sul tappetino della doccia e bagnando ovunque. Acchiappa un asciugamano a caso e si asciuga, ma solo le ascelle e il sedere. Passando davanti al lavandino, prima di uscire, fa disegnini sconci col dito sulla condensa che s'è formata sullo specchio. Dà una scrollatina al pisello per vedere le ultime goccioline d'acqua cadere e poi si dirige in camera da letto nudo. E se sulla strada del ritorno incrocia la moglie, le fa di nuovo ondeggiare il suo "coso" davanti agli occhi dicendo ancora «wooo-oooo».
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