la mia sarta di fiducia si rifiuta di farmi un sacco a pelo in suddetto modello...
che sia xké le ho richiesto anche il monte di venere?
Printable View
stampa a pagamento?
Franz te hai fatto in tempo a salvarla?
Berlusconi/ Parla Miss Trans, amica della D’Addario: “Patrizia voleva ricattare il premier”. E conferma la notte a Palazzo Grazioli
Nell’affaire Berlusconi-D’Addario si inserisce Manila Gorio, noto transessuale di Bari e grande amica di Patrizia. In un’intervista rilasciata alla Stampa riferisce che la escort barese avrebbe programmato di ricattare il premier già a novembre, lasciando intendere che sia stata imbeccata a fare le dichiarazioni compromettenti alla Procura da qualche politico locale cui si era rivolta.
Dieci anni di confidenze le hanno permesso di sapere in anticipo della notte a pagamento trascorsa a Palazzo Grazioli: lo ha fatto per i 2000 euro offerti da Tarantini e per quella storia della licenza di edificazione. Oggi le due donne non si sentono più: Patrizia evita «come la peste» Manila, negandosi anche al telefono.
L’ultima suggestione lanciata da Miss Trans riguarda i rapporti con la stampa estera. Contattata dal giornale inglese della domenica News of the World (di proprietà di Murdoch) è stata intervistata e fotografata per due ore alla presenza del suo avvocato: volevano sapere se avesse partecipato anche lei ai festini a luci rosse con il Cavaliere e della presenza di stupefacenti. Lei ha negato tutto: risultato l’intervista non è mai uscita.
Ora fa un appello al procuratore di Bari: «Dottor Scelsi mi interroghi, perché ho cose interessanti da raccontarle».
cioé avrebbero pubblicato solo se avesse confermato l'uso di droga e sesso a pagamento... a chi credere adesso? questo é il gossip politico a cui siamo arrivati e più questi giornalisti ci mettono il naso meno si verrà a sapere la verità (come nelle inchieste dei vari omicidi avvenuti in italia, con la scusa della libertà di stampa fanno solo un gran casino, anzi no, protetti dalla (sacrosanta se fatta bene) libertà di stampa fanno esclusivamente i propri interessi)
Dal "corriere della sera"
" ROMA - Il caso della cena tra due giudici della Corte Costituzionale, che saranno chiamati a giudicare in ottobre il lodo Alfano, insieme a Berlusconi e al ministro della Giustizia, sta producendo una serie di reazioni a catena che non accenna a finire.
IL QUIRINALE - Negli ambienti del Quirinale si è rilevato che non ha alcun fondamento istituzionale la richiesta avanzata da Di Pietro in Parlamento di un intervento del presidente della Repubblica sul comportamento dei due giudici, perché interferirebbe nella sfera di insindacabile autonomia della Corte Costituzionale.
DI PIETRO - Dopo le indiscrezioni trapelate dal Quirinale, è arrivata la replica di Di Pietro, a proposito della sfera di insindacabile autonomia della Corte. «Così viene ribaltata la verità - ha detto il leader dell'Idv - che è un'altra: sono stati i due giudici della Consulta, Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano, a ledere l'autonomia della Corte Costituzionale, rivendicando l'intima amicizia e invitando a cena, ripromettendosi di farlo ancora, l'imputato Silvio Berlusconi, sotto processo per gravi reati, le cui sorti giudiziarie dipendono anche dalle loro decisioni». «Al presidente Napolitano chiediamo, dunque, non di interferire nelle decisioni della Consulta, ma l'esatto contrario, ossia di ripristinare la credibilità e la sacralità di questo organo costituzionale, compito che spetta solo a lui in quanto garante della Costituzione».
IL GIUDICE NAPOLITANO: «DA DI PIETRO UN'INTIMIDAZIONE» - Il giudice costituzionale Paolo Maria Napolitano, anche lui presente alla cena con Berlusconi e Alfano attaccata da Di Pietro, come del resto il suo collega Luigi Mazzella, non ha alcuna intenzione di astenersi dalla seduta della Corte che il 6 ottobre deciderà sul lodo Alfano. Anzi, contattato telefonicamente dall'Ansa, Napolitano dice di ritenere che la richiesta di dimissioni, avanzata dall'Idv nei confronti dei due giudici che hanno partecipato alla cena con il premier Berlusconi e con il ministro della Giustizia Alfano, «possa essere interpretata come un tentativo di intimidazione». E giudica una «reazione spropositata» quella suscitata dalla notizia della cena col premier. Se gli si chiede a quale genere di intimidazione si riferisca, Napolitano spiega: «Non sono un dietrologo. Sto ai fatti, e cioè che c'è stata una reazione violenta e sproporzionata rispetto al tipo di contestazione. E la contestazione quale era? Quella di essere andato a cena col presidente del consiglio in carica?» Secondo Napolitano, consigliere di Stato ex capo di gabinetto di Gianfranco Fini, nominato giudice costituzionale dal Parlamento nel 2006, «è chiaro che un giudice di Tribunale non può andare a cena, pranzo o colazione con persone che deve giudicare. Ma in questo caso è diverso: noi - sottolinea - non giudichiamo mica il presidente del Consiglio dei ministri, noi giudichiamo sulle leggi».
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Notate l'ultima frase che ho ingrandito e sottolineato, è una frase detta da un giudice costituzionale, coloro i quali sanno le leggi meglio di tutti, e coloro i quali noi dovremmo fidarci ciecamente, perche padroni della somma giustizia. A me pare un poveretto, che preso a rubare le caramelle, utilizza una scusa a cui potrebbe crederci solo un altro bambino di 3 anni... E' come se avesse detto: "noi non giudichiamo un omicida, ma l'atto dell'omicidio..."
a dire il vero han ragione. dinnanzi alla corte costituzionale nn c'e' un imputato...
quoto wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_costituzionale
Una corte costituzionale o un tribunale costituzionale è un organo costituzionale dotato di speciali competenze, definite anche di "giudice delle leggi" perché in grado di accertare l'illegittimità delle scelte operate dal legislatore ordinario.
Competenze [modifica]
In base all'art. 134 della Costituzione, la Corte costituzionale giudica:
Inoltre spetta alla Corte giudicare l'ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo, introdotta con la legge costituzionale n. 1 dell'11 marzo 1953.
- sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle regioni,
- sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra Regioni
- sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.
- sul giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo.
hai scelto la frase sbagliata da attaccare
bisogna stare attenti nell'attaccare una persona che ti sta sulle palle, rischi degli scivoloni non indifferenti
nn attacchiamoci alle parole per favore, guardiamo i fatti.
anzi, facciamo un gioco.
dimmi in che modo il lodo alfano non viola l'articolo tre della costituzione
Quote:
Art. 3.Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
se vogliamo, non lo viola se interpretiamo alla lettera il "davanti alla legge", nel senso fisico.
dal momento che non puoi portare le alte cariche dello stato in tribunale, l'articolo non si applica :asd: